La Squadra Mobile nella giornata di ieri venerdì 18 ottobre ha arrestato e condotto in carcere un pericoloso rapinatore brindisino di 38 anni, R.D. le sue iniziali .
Già arrestato dagli investigatori aretini nel giugno del 2009 per la rapina al Compro Oro di Via Fiorentina, in occasione della quale, spacciandosi per poliziotto, aveva utilizzato un’arma, poi rivelatasi a salve, l’uomo era stato ammesso dal Tribunale di Sorveglianza di Genova all’affidamento ai servizi sociali, in attesa della determinazione delle pene definitive per questa e altre rapine nel frattempo commesse.
Era l’11 giugno del 2009 quando, con in mano una scacciacani, aveva tentato di rapinare il titolare di un Compro Oro del centro di Arezzo. Il negoziante aveva prontamente reagito e, dopo un’accesa colluttazione, era riuscito a mettere in fuga il rapinatore ed i complici, poi bloccati e arrestati dagli uomini della Squadra Mobile nel frattempo giunti sul posto.
Ieri è arrivato il provvedimento della Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze che ha eseguito un cumulo di tutte le pene al quale l’uomo è stato condannato e per lui si sono aperte le porte del carcere che dovrà scontare 8 anni e 10 mesi di reclusione oltre che pagare 2.500 euro di multa.
Giovedì 17 gli uomini della Squadra Mobile hanno invece condotto in carcere ad Arezzo un pregiudicato marocchino, classe 1983, con decine di precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo anche in questo caso era stato ammesso all’affidamento in prova ai servizi sociali dal Tribunale di Sorveglianza di Firenze ma di fatto si era reso inottemperante alle prescrizione dell’Autorità Giudiziaria che per lui ha disposto si dovessero riaprire le porte del carcere.
Sempre nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti gli uomini della sezione narcotici della Squadra Mobile ad inizio settimana hanno anche tratto in arresto un tunisino, sprovvisto di documenti e senza permesso di soggiorno, fermato a bordo di un motorino con 10 grammi di eroina confezionati in due ovuli. L’uomo, senza precedenti, aveva appena fatto ingresso in Italia e si era già inserito nel mercato locale dello spaccio di droghe pesanti. Per il suo arresto è intervenuta la convalida del Giudice che lo ha rimesso in libertà facendolo destinatario del divieto di dimora nel comune di Arezzo.